Si può perdonare il tradimento di una persona cara? È incredibilmente difficile. Come fidarsi di chi in passato ci ha tradito? Ci sono alcune persone che trovano in sè la forza per fronteggiare le emozioni negative, perdonare e ricominciare da capo. Vi presentiamo tre storie intrise di amore e dolore. Questi racconti vi convinceranno ancora una volta che non vale la pena far soffrire la persona amata.
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Dopo 17 anni di felice vita coniugale, ho scoperto che mia moglie mi tradiva con il mio migliore amico. In quel periodo io lavoravo all’estero per mantenere la famiglia, composta da moglie e figlie. Quando ho guadagnato abbastanza per comprarci una casa più grande, ho chiesto al mio amico di aiutare mia moglie nella ricerca. E così è iniziata la loro storia.
Questi momenti difficili sono diventati un prova per il nostro rapporto. Ora sono tornato a casa e posso dire con certezza che siamo più vicini di prima.
Ho preso le ferie e sono andato a casa. Per me è stato un colpo al cuore, quando ho scoperto la corrispondenza d’amore tra mia moglie e il mio amico d’infanzia. Loro non hanno negato, al contrario hanno confessato tutto. Non so come sono sopravvissuto alla cosa. Ho interrotto l’amicizia, l’ho costretto a restituirmi i soldi che gli avevo prestato. È stato ancora più difficile riconoscere il suo tradimento perché io l’ho sempre aiutato. Non gli ho mai rifiutato aiuto e lui è stato così meschino. Con mia moglie siamo ancora insieme. Perché? A questa domanda ho una risposta precisa.
Lei mi ha sostenuto nei momenti difficili, mi è stata vicina come una roccia e mi ha regalato calore. Grazie alla sua forza e alla sua fiducia in me io ho potuto raggiungere il successo. È una madre meravigliosa e una moglie. Non vorrei che i miei figli perdessero uno dei genitori e vivessero il nostro divorzio. Non hanno colpa dei nostri errori.
Posso capire mia moglie. Lavoravo all’estero, lei è rimasta sola, senza cure e attenzioni. Proprio questo l’ha spinta al tradimento. Credo che si sia solo lasciata andare. Questi momenti difficili sono diventati un prova per il nostro rapporto. Ora sono tornato a casa e posso dire con certezza che siamo più vicini di prima.
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Quando ho scoperto il tradimento di mio marito, l’ho perdonato. Avevo due motivi per farlo. Il primo è che non volevo crescere mio figlio da sola. Sono cresciuta senza padre e non auguro a nessuno una tale sfortuna, a maggior ragione a mio figlio. I bambini devono avere due genitori, che saranno per lui un sostegno. Il secondo è che continuavo a sentire in testa le parole di mia nonna “L’orgoglio non ti riscalda nelle notti fredde”. Per me vuol dire che l’orgoglio non è sempre la scelta migliore.
Avremmo potuto semplicemente divorziare, ma abbiamo scelto un’altra strada. Abbiamo litigato, ci siamo chiariti, ma non ci siamo separati. Sono passati 33 anni da quel momento e siamo ancora insieme. La nostra famiglia è diventata più forte e ci amiamo l’un l’altra ogni giorno di più.
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È difficile esprimere a parole quello che ho provato, quando ho scoperto che mia moglie amava un altro da un anno e mezzo. È un suo collega. Non avevamo un brutto matrimonio, ma il rapporto era diventato insipido e noioso. Ci siamo allontanati. C’è stato un tempo in cui speravo che tutto sarebbe venuto da sè, ma non è stato così.
Non mi sono trattenuto e una mattina ho chiesto a mia moglie cosa ci stava succedendo. Non ha nascosto nulla. Mi ha raccontato di essersi innamorata di un collega. Tra di loro non c’era stato contatto fisico, ma parlavano, andavano a pranzo insieme, a cena, si scrivevano spesso.
All’inizio mi sono infuriato. Non potevo mangiare, dormire o pensare normalmente. La rabbia mi ha aveva assorbito. Davo tutta la colpa a mia moglie. Capivo che la mancanza di attenzione da parte mia aveva portato a questo stato, ma non potevo farci nulla. Ero tormentato dal chiedermi perché lei non avesse fatto nulla per cambiare la situazione. Poi poco per volta ho capito che la rabbia non avrebbe risolto niente. Potevo solo iniziare da me.
Per risalire alle origini del fatto, mi sono scaricato tutta la chat sul telefono. Erano 15mila messaggi che hanno fatto a pezzi il mio cuore. All’inizio non capivo a cosa mi servisse farlo, ma poi ho deciso che sarei diventato un marito migliore. Ho iniziato a dare una mano in casa, a cucinare il pranzo, ad andare a prenderla al lavoro. Mi sembrava che solo così avrei potuto salvare il nostro matrimonio.

Sono passati quattro lunghi mesi prima che ci riavvicinassimo. Posso perdonarla e accettare quello che è successo. Ora il nostro matrimonio è più forte. Ci abbracciamo sempre, ci baciamo come novelli sposi. Passiamo molto tempo a parlare e questo ci aiuta a comprenderci meglio. Siamo diventati molto più felici e non voglio più ripetere i vecchi errori.
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